Va anzitutto raccontata la natura di questo vino. In esso, Nero d’Avola e Frappato si uniscono per dare vita a un Cerasuolo di potente eleganza.
All’origine del nome c’è un passo dantesco di straordinaria bellezza, in cui si descrive come due iridi si riflettano l’una con l’altra, creando un terzo cerchio di fuoco:
…parvermi tre giri
di tre colori e d’una contenenza;
e l’un da l’altro come iri da iri
parea reflesso, e ‘l terzo parea foco
che quinci e quindi igualmente si spiri.
Gaetana Jacono è rimasta conquistata dalla forza visionaria di questa simbologia, che meglio di qualsiasi altra metafora esprime lo spirito con cui è stato creato questo Cru. Dalle iridi – le molteplici note del Nero d’Avola e del Frappato – sorge un’aura fiammante: un vino che emoziona in modo autentico.
Ecco dunque che in “Iri da Iri” – un frammento di queste passo – è stato individuato il nome perfetto. È un nome memorabile, quasi palindromico. Un nome che colpisce e che incuriosisce, e che non è semplicemente una parola, ma quasi un canto. E, al tempo stesso, è in sé un suono e un’immagine.