Vigneti secolari scorrono su morbidi colli e circondano una tenuta storica, che apre le sue porte e rileva ricette e sapori di una terra unica e di una grande famiglia del vino siciliano
«Il vino accompagna l’uomo nella storia. Il vino è cultura e la cultura non s’interrompe: si tramanda. Si prende dal passato e si porta nel futuro». Così inizia il racconto di Gaetana Jacono che con passione e determinatone gestisce l’azienda di famiglia Valle dell’Acate, in provincia di Ragusa. L’amore per le sue origini, per la conoscenza della viticoltura tramandata di generazione in generazione, per il territorio tra Ragusa, Vittoria e Modica in cui sorge —uno dei più morbidi e pieni di fascino della Sicilia — e per il Cerasuolo di Vittoria, uno dei vini più antichi della regione: sono questi i motivi che hanno spinto Gaetana a voler intraprendere questo mestiere e abbandonare quello di farmacista per cui aveva studiato seguendo i desideri del padre. Ha iniziato il suo percorso portando i suoi vini negli Stati Uniti cercando di far conoscere il vino siciliano all’estero, per poi tornare nella sua Sicilia orientale con l’obiettivo di lavorare al vino al lei più caro, il Cerasuolo. Nel 2019, con l’enologo piemontese Carlo Casavecchia, dopo 5 anni di invecchiamento in cantina, ha presentato la prima annata di Iri di Iri, il Cerasuolo di Vittoria Cru Docg classico, confermando la sua profonda convinzione che potesse essere un vino di lungo invecchiamento. Una vera scommessa sul territorio, quella di Gaetana, che con il progetto 7 terre per 7 vini ha valorizzato i vigneti siciliani associando a ogni vino il terreno più idoneo, tutte coltivazioni certificate bio.
La natura incontaminata, i filari d’uva e i riflessi argillosi del terreno ricreano un paradiso naturale dove si stagliano il vecchio palmento e l’antica dispensa. Una dolce strada in salita circondata da filari di palme vi accompagna nel cuore dell’azienda, con l’antica corte che oggi ospita la zona dedicata all’accoglienza. Qui, dove colpisce l’architettura in pietra con i soffitti tradizionali in canne e gesso, si ripercorre la storia dell’enologia del secolo scorso attraverso gli strumenti e i materiali: dai torchi alle piste del palmento dove una volta si pestava l’uva, ai canali in cui defluiva il mosto. Atmosfere di una volta che incantano e riportano indietro nel tempo, pervadono questi luoghi pieni di storia che oggi diventano location ideali per degustazioni di vini, accompagnati da assaggi gastronomici della tradizione siciliana, come i classici arancini o le scacce, tipiche focacce della zona. L’ultimo progetto nato dall’energia incontenibile di Gaetana e dalla sua passione per il ricevere è la Casa del Gelso, dove ha dato vita a The House of Pairings, una vera e propria dimora dedicata a pranzi e cene per chi ha voglia di scoprire i sapori della Sicilia. «E a tavola, assaggiando cibi buoni e conversando piacevolmente, che il vino rilascia tutto il suo carattere e dà prova della sua qualità. Con una buona dose di esperienza e cultura, ho immaginato, grazie al supporto dello chef Davide Di Corato tante proposte incentrate sull’associazione dei vini ai piatti, un modo per esaltare le straordinarie materie prime che la Sicilia ci regala, identificando i giusti abbinamenti. Cucinerò i piatti che negli anni ho messo a punto per i nostri vini e sarò affiancata da Davide nelle degustazioni verticali, mentre sarà lui a condurre i corsi veri e propri, in cui insegnerà come preparare anche a casa le ricette gustate durante il soggiorno», ci racconta Gaetana. Il tutto per far vivere agli ospiti un’esperienza senza paragoni, all’insegna della tradizione, del gusto e dell’autenticità di una terra ricca di sapori come la Sicilia.
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